Mi venga almeno riconosciuto il merito di aver sbagliato tutto.
Di non aver tradito le aspettative di chi voleva che fallissi,
di aver coronato appieno i loro sogni.
Che non mi venga neanche concesso l'onore di un'uscita di
scena dignitosa , e che l'onta della sconfitta
risuoni con forza sul campo di battaglia.
Ricordatemi se volete come colui che conosceva l'arte
sublime della rassegnazione, colui che ha firmato
in eterno rese incondizionate.
Fate si che non mi si passi per le armi,
e condannatemi a un'eternità di vergogna.
Ricordo con vago piacere l'odore della disfatta.
L'avevo progettata con cura maniacale, eh si perché
ci vuole preparazione, dedizione , ma soprattutto
predisposizione al martirio. E io, (mi venga concesso)
sono un maestro del genere.
Tutto sarebbe andato male, anzi peggio. E io sarei stato
spettatore privilegiato dall'alto di questa cameretta
del crollo dei miei sentimenti.
Li avrei guardati rotolare a valle in cerca di un qualsivoglia rifugio,
in una disperata e disordinata ritirata.
Bastava innamorarsi della ragazza sbagliata, e io ,ovviamente,
non ho disatteso.
Nessun commento:
Posta un commento